Le ex hostess Alitalia hanno dato vita ad una protesta davanti al Campidoglio spogliandosi della propria divisi e rimanendo con la sottoveste.
Non c’è mai pace per la compagnia aerea. Negli anni si sono susseguiti molti problemi, crisi che sembravano insanabili, poi ancora cambiamenti. Negli anni ci sono stati molti tagli al personale per far fronte alle difficoltà economiche con conseguenti proteste. Poi le voci di acquisizioni, smentite, confermate, smentite di nuovo.
Insomma, una vera e propria odissea che ha portato all’acquisizione di Alitalia da parte di Ita Airways. Ma le difficoltà con questa iniziativa non sono terminate. Anzi, l’azienda ha voluto rinunciare al logo e ridurre il personale. Questo, ovviamente, a sfavore di molte donne che lavoravano per la compagnia, quasi tutte ex hostess.
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Dunque, questo gruppo di donne ha deciso di protestare poche ore fa al Campidoglio con una manifestazione molto particolare e molto d’impatto. Le immagini stanno facendo in poco tempo il giro del web e dei social di tutto il mondo. Ma ecco qui di seguito che cosa hanno pensato di fare e tutti i dettagli.
Protesta delle ex hostess di Alitalia: si spogliano davanti al Campidoglio
Questo taglio al personale proposto e attuato dalla nuova azienda ha convinto tutte le donne ex Alitalia a porre l’attenzione sull’accaduto e dirlo a più persone possibili. Un bel modo di farlo è stato quello di manifestare e protestare davanti al Campidoglio, ma non urlando e alzando la voce. L’hanno fatto in silenzio.
Moltissime donne, tutte ex hostess, si sono presentate vestite con la loro divisa da lavoro. Hanno preso posizione piano piano nella piazza e poco per volta hanno iniziato a spogliarsi. Hanno lasciato vestiti e divisa a terra e hanno manifestato in silenzio in sottoveste.
Queste le parole del sindacato USB:
Piazza del Campidoglio è stata ricoperta dalle divise Alitalia di un gruppo di lavoratrici che si sono spogliate degli abiti di lavoro. Sono rimaste in sottoveste durante una silenziosa protesta contro il disprezzo della legge e l’arroganza con le quali ITA ha messo alla porta 8.000 dipendenti dell’ex compagnia di bandiera.
