Annuncia il suicidio sui social: “Ho deciso di farlo”, la cantante lascia tutti sgomenti

L’annuncio del possibile suicidio della cantante è arrivato via social, con diversi tweet nella giornata di ieri. Il post che preoccupa i fan

Sinead O'Connor annuncia il suicidio
La cantante Sinead O’Connor (GettyImages)

Il tragico evento della scomparsa del figlio ha portato nello sconforto Sinead O’Connor. La cantante, che aveva già ammesso di aver avuto in passato tendenze suicide, ha allarmato i fan nella giornata di ieri con alcuni tweet. Nei post la donna, famosa soprattutto per il singolo “Nothing compares 2 u” del ’90, ha fatto chiaro riferimento a togliersi la vita, tramite un account collegato al suo profilo ufficiale.

La morte del figlio ha sconvolto nelle scorse ore la cantante, la quale ha fatto riferimento all’accaduto scrivendo: “Non c’è motivo di vivere senza di lui”. Il ragazzo, Shane, figlio dell’irlandese e di Donal Lunny, era stato ritrovato senza vita dopo due giorni dalla sua scomparsa. Anche il 17enne aveva avuto tendenze suicide nel corso della sua vita. La madre lo aveva salutato scrivendo su Twitter: “La vera luce della mia vita ha deciso di porre fine alla sua lotta, adesso è con Dio”.

Sinead O’Connor annuncia il suicidio: fan in apprensione

 Sinead O'Connor sul palco
La cantante Sinead O’Connor (GettyImages)

Successivamente alla scomparsa di Shane, Sinead ha scritto una serie di post che hanno sicuramente allarmato fan, stampa e anche forze dell’ordine. La cantante ha condiviso su Twitter un post che recitava: “Ho deciso di seguire mio figlio. Non c’è motivo di vivere senza di lui” E ancora altre frasi come: “Tutto quello che tocco lo rovino“. Pochi minuti dopo è stata la stessa Sinead a rettificare, rassicurando sempre tramite social.

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Da quanto si apprende dai media locali infatti, le forze dell’ordine avrebbero accompagnato – a causa di questi post – la donna in ospedale. “Scusate, non avrei dovuto dirlo – commenta la O’Connor – Sono con la polizia diretta in ospedale. Sono persa senza mio figlio e mi odio. L’ospedale mi aiuterà per un po’“.

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