Fabbisogno 2010 dello stato in calo di 19,3 miliardi

L’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle non è stato semplice, da un punto di vista della congiuntura economica, ancora incerta e dalla ripresa poco robusta, ma gli ultimi dati sui conti pubblici parlano di risultati ben superiori alle migliori attese dello stesso Tremonti.

Al 31 dicembre, il fabbisogno dello stato, vale a dire la parte della spesa non coperta da entrate, è risultato essere di 67,5 miliardi di euro, in calo di ben 19,3 miliardi rispetto all’anno precedente.

Le stime del governo parlvano di un miglioramento di 16,3 miliardi, ma la sorpresa positiva è stata, quindi, di circa 3 miliardi di euro.

Motivo principale del buon andamento dei conti è stato il forte avanzo di cassa registrato a dicembre, pari a 9,1 miliardi, contro gli appena 1,8 miliardi dello scorso anno. 

In sostanza, si registrano diminuzioni della spesa e aumenti delle entrate tributarie; queste ultime, in particolare, hanno più che compensato il gettito dello scudo fiscale del 2009, che ovviamente nel 2010 era venuto meno.

Importante la dinamica della spesa, con contenimenti a livello centrale e territoriale.

Qualche spesa potrebbe incidere però sull’anno in corso, come il resto della quota di aiuti alla Grecia che l’Italia dovrà corrispondere; ma, in generale, il dato non potrà che essere salutato positivamente dai mercati finanziari.

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