Sicilia, la regione assume precari a pioggia

Un record poco lusinghiero quello che si aggiudica la Regione Sicilia, in tema di assunzioni pubbliche. E’ notizia di qualche giorno fà la pubblicazione di un bando, da parte dell’esecutivo guidato da Raffaele Lombardo, a capo degli autonomisti siciliani, che prevede un bonus per 12 mesi di 500 euro mensili a un esercito di 8400 persone, per iniziative di cosiddetto cantiere-lavoro. Trattasi, secondo il governatore siciliano, di stage, che consentiranno a migliaia di siciliani di fare un’esperienza lavorativa. 

Ma i numeri che emergono dalla gestione Lombardo, sommati alla disastrosa eredità passata, ci danno un quadro allarmante di sprechi di denaro pubblic e di un’incredibile inefficienza della macchina burocratica. Solo qualche cifra: l’ultima trovata della regione costerà ai siciliani oltre 6 milioni di euro, che si aggiungono alle assunzioni di precari già operate dallo stesso Lombardo l’anno appena trascorso, per una cifra record di 600 milioni di euro e un esercito inutile di oltre 80 mila precari, che pone la Sicilia al primo posto, sia in valore assoluto, che in rapporto alla popolazione.

Tra dipendenti statali, regionali e degli enti locali, il numero è di 352 mila occupati, uno ogni 14 abitanti, contro uno su 23 in Lombardia e una media nazionale di uno su 18 abitanti.

Ma ciò che crea stupore è lo sperpero di fondi pubblici per iniziative inutili, ai fini dello sviluppo, in un’isola, in cui mancano i quattrini pubblici anche per esigenze elementari.

Una infornata di precari che non ha convinto proprio nessuno e che mette il governatore Lombardo, padre padrone della Regione Sicilia, sulla difensiva, accusando i media nazionali di strumentalizzazioni.

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