Trichet bacchetta i governi nazionali

Il Presidente della BCE, Jean Claude Trichet, intervenuto ieri al congresso bavarese della Csu, partito gemello della Cdu al governo di Angela Merkel, ha usato toni duri e al contempo rassicuranti sul futuro dell’Unione Europea.

L’occasione è stata ghiotta per Trichet, per lanciare un forte monito ai governi nazionali, affinchè si impegnino a risanare i conti pubblici e a non fare divenire la UE un’unione di inflazione.

A tale proposito, Trichet ha assicurato che le previsioni a breve danno il tasso d’inflazione stabile (intorno al 2%, obiettivo fisso della BCE, per statuto). Attualmente, i prezzi crescono del 2,2%, ma la causa sarebbe in buona parte la ripresa delle quotazioni del greggio, secondo il Presidente della BCE.

Rivolgendosi alla platea dei conservatori tedeschi, Trichet ha dato profonda rassicurazione sulla severità con cui saranno applicate le sanzioni per i Paesi con defict eccessivo, una misura fortemente voluta dalla Germania, e che era invece respinta da alcuni governi. Trichet ha chiarito che esse saranno quasi automatiche, quindi, non verranno dribblate, come nel recente passato, grazie ad accordi sotto-banco tra i governi.

Lotta all’inflazione e conti in ordine sono, dunque, punti fondamentali per la BCE e obiettivi irrinunciabili. Parole che hanno suonato come musica per i conservatori bavaresi, che hanno sempre avuto un’inclinazione scettica sull’Unione Europea, dubbiosi sulla responsabilità di certi governi membri.

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