La Cina accusa Apple: pessime condizioni di lavoro e ambientali

Apple sfrutta i lavoratori orientali ed inquina l’ambiente. Ecco in sintesi le accuse che sono state volte proprio oggi, 20 Gennaio, all’azienda di Cupertino, tramite un rapporto diffuso dai media cinesi in cui ben 36 ONG del paese. Queste Organizzazioni, guidate dall’Ipe (Institute of Public and Environmental Affairs) accusano Apple di violare i diritti degli operai che lavorano nelle sue fabbriche (in cui vengono prodotti i componenti per i nostri amati mela-dispositivi), oltre che a ledere l’ambiente con impienti e metodi di produzione assolutamente non eco compatibili.

Lavoratori Foxconn

Tali conclusioni sono arrivate dopo ben nove mesi di studio, in cui le varie ONG hanno seguito l’andamento di 29 imprese subappaltatrici di Apple che producono in Cina, seguendo in particolare le condizioni di lavoro all’interno di sette di queste industrie ubicate nei centri industriali di Suzhou (vicino a Shanghai) e di Dongguan (nel sud industrializzato del paese). In questo secondo caso i funzionari hanno avuto modo di parlare direttamente con i lavoratori, raccogliendone le critiche e le lamentele.

Apple non è nuova a queste critiche: lo scorso anno, dopo una serie di suicidi di operai che lavoravano alla Foxconn, azienda taiwanese con sede in Cina in cui vengono prodotti accessori per iPod, iPad ed IPhone,  era già finita sotto accusa per le condizioni di lavoro.Il rapporto si conclude posizionando la Apple agli ultimi posti tra le aziende hi-teach occidentali che subappaltano in Cina, per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente, posti in cui troviamo anche le popolari Nokia e Sony.

Ma anche di critiche ambientali Apple non è nuova. Finita nel 2006 nel mirino degli ambientalisti, in particolare di Greenpeace, per il pessimo impatto ecologico dei suoi prodotti: successivamente la sua situazione è migliorata, e l’azienda di Cupertino ha persino gli elementi chimici più pericolosi. Ma questo sembra proprio non bastare.

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