Fisco, italiani contro tasse alte ed evasione

L’ultimo sondaggio Censis, commissionato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, sul rapporto tra italiani e fisco, fotografa una realtà, da un lato ben nota già a tutti, ma con apparenti contraddizioni, che meritano di essere discusse.

Oltre il 55% degli intervistati, infatti, sarebbe disponibile a pagare anche più tasse in cambio di maggiori servizi. E già questo è un dato interessante, in un Paese, in cui si pagano già tante tasse.

Ma quando si passa a chiedere agli stessi intervistati un giudizio sul fisco italiano, il quadro che emerge è quello di una profonda insoddisfazione e malessere. Il 36,2% lo ritiene ingiusto, il 25,5% lo giudica inefficiente e il 23,7% troppo esoso. Sono pochissimi, il 4,7%%, quelli che lo ritengono equo e solo il 9% lo giudica efficiente.

Un fisco, insomma, troppo inefficiente e poco equo, non in grado di assicurare servizi adeguati, se è vero che la maggior parte sarebbe persino disponibile a pagare ancora più tasse, in cambio di servizi.

Poi, altra questione cruciale, per il rapporto tra contribuenti e fisco, è quella dell’evasione fiscale, un problema molto sentito dagli italiani, come dimostra il fatto che ben il 44% degli intervistati lo ritiene il male principale, contro un 22% che pensa che il male maggiore sia l’eccessivo carico fiscale.

Come la stessa esplicazione al sondaggio chiarisce, l’apparente contraddizione consiste nel fatto che c’è una discrepanza tra ciò che gli italiani vorrebbero e il modo in cui essi si comportano realmente. In sostanza, vorremmo tutti che ci fossero meno furbi, ma siamo ben disposti a farlo noi stessi, se si presentasse l’occasione.

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