Accordo di Eni con Petrochina sul gas

L’Eni sbarca a Pechino e consolida la sua vocazione di gruppo industriale a raggio internazionale. In questi giorni, il Presidente Eni Paolo Scaroni ha concluso un importante accordo con la cinese Petrochina, prima produttrice al mondo di idrocarburi e l’oggetto dell’accordo è di particolare importanza da un punto di vista strategico, per entrambe le compagnie.

L’Eni, infatti, garantirà ai cinesi la propria tecnologia, il know-how necessario per consentire loro di estrarre il cosiddetto “shale” gas, ossia una tipologia di gas presente in rocce porose, difficile da estrarre e per questo molto costoso. In cambio di questo sostegno, la Cina sosterrà Eni in operazioni industriali in Africa, dove la compagnia petrolifera italiana è già molto attiva e tenta di imporre una maggiore penetrazione commerciale.

La partnership tra i due colossi energetici si configura come uno strumento potente di sostegno e convenienza reciproca; la Cina punta all’indipendenza del gas, e più in generale a quella energetica, dati gli alti tassi di crescita della sua economia e gli impegni internazionali a tagliare le emissioni inquinanti. Eni, invece, vuole consolidare la propria posizione già di rilievo in contesti come l’Africa, con forti margini di sviluppo.

Eni già è presente in Cina, dove effettua attività di estrazione di petrolio, ma in cifre molto contenute: 12 mila barili al giorno.

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