Trichet, più rigore sui bilanci e sanzioni automatiche

Intervenuto alla cerimonia dell’Università Bocconi di Milano per la commemorazione dell’ex Ministro per l’Economia, Tommaso Padoa Schioppa, illustre economista, scomparso il mese di dicembre, per un improvviso malore, il Presidente della BCE, Jean Claude Trichet, accanto al Presidente Giorgio Napolitano, ha voluto dire la sua visione sul futuro della UE e della governance europea.

Il governatore centrale ha ricordato come fosse idea fissa di Padoa Schioppa la tenuta dei prezzi sotto controllo, come obiettivo primario, senza il quale non si potrebbero raggiungere tutti gli altri obiettivi di politica economica.

Si è poi soffermato sulla necessità che tutti i governi agiscano come spinti da uno spirito di semi-federazione, ma i cui bilanci dovrebbero essere soggetti a una maggiore vigilanza e sanzioni, nel caso di trasgressione delle regole pattuite, che, a differenza del passato, auspica Trichet, dovrebbero essere comminate in modo più automatico.

Sul punto, la posizione del governatore della BCE è un’apertura alle posizioni tedesche, che mal digeriscono l’idea di un fondo di salvataggio, a sostegno dei Paesi eccessivamente indebitati e vorrebbero, dunque, barattarlo con sanzioni automatiche contro chi sbagliasse.

Trichet ha, infine, rimarcato come la crisi e la difficoltà nell’intervenire nei casi di difficoltà siano dovute ai diversi regimi di vigilanza in vigore nei Paesi di Eurolandia. Per questo, avverte, il fondo di stabilità garantirebbe una disciplina più omogenea, evitando gli errori del recentissimo passato.

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