Villa Lorena: una piccola speranza per la tigre

Il 2010 è stato l’ anno della tigre, uno dei felini più belli al mondo. Purtroppo è anche uno degli animali maggiormente minacciati dal rischio estinzione e i motivi sono tra i più svariati: ogni parte del suo corpo viene utilizzata per ricavarne prodotti da utilizzare a scopo medico o decoratico, oppure più semplicemente viene abbattuta per sport o per stupide superstizioni. Il segretario della Convenzione CITES dichiara che le tigri all’inizio del novecento contavano 100.000 esemplari, mentre nel 2006 siamo passati a 7000 esemplari per scendere vertiginosamente a soli 3200 in natura nel 2010. Questi dati sono allarmanti se consideriamo il ruolo che la tigre riveste all’apice della catena alimentare. Mammifero della famiglia dei Felidi, ed in particolare del genere Panthera, la tigre può arrivare a pesare fino ad un massimo di 300 Kg e con le sue movenze eleganti sembra nascondere la sua effettiva potenza.

Ma una piccola speranza per questo mammifero così minacciato arriva dalle tante iniziative promosse da associazioni e privati che tanto amano questo meraviglioso felino. Il WWF ha registrato nel 2010 la nascita di 3 cuccioli nella riserva indiana di Panna in cui tutte le tigri erano state precedentemente abbattute dai bracconieri; il WWF nel 2009 ha trasportato nella riserva un maschio e due femmine e un anno dopo si è registrata la presenza di una cucciolata che riaccende un pò le speranze per il reinserimento di questi animali. Un’ altra buona notizia arriva da Villa Lorena, in Colombia, in cui la presidentessa Ana Julia Torres lo scorso settembre ha annunciato la nascita di 3 piccoli tigrotti la cui madre era stata salvata da un destino di maltrattamenti e sfruttamenti. Villa Lorena è stata istituita 17 anni fa nel tentativo di dare ospitalità agli animali salvati dalle mani di bracconieri, trafficanti di droga, contrabbandieri,  circhi o da zoo privati. L’iniziativa è andata avanti e ad oggi la villa ospita circa 800 animali di specie del tutto differenti. La villa non è aperta al pubblico, tranne che in rari casi, in quanto la signora Torres ha dichiarato: “Gli animali qui non sono destinati ad essere esposti, hanno bisogno di essere protetti e di vivere in pace”.

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