G20, Draghi ammonisce su banche-ombra e inflazione

Oggi e domani, a Parigi, si tiene il vertice del G20, a cui partecipano i ministri economici e finanziari dei 20 stati più industrializzati del pianeta, tra cui tutti i big dell’Europa, Italia inclusa.

Nel suo discorso inviato al vertice, in qualità di Presidente del Financial Stability Forum, il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, ha posto l’accento sui rischi attuali del sistema economico internazionale. Anche Draghi ha confermato lo stato duale dell’economia, con le economie avanzate che arrancano, con tassi di crescita lenti e stentati, mentre le economie emergenti vivrebbero una fase di espansione significativa.

E anche i rischi legati ai due contesti, sostiene Draghi, sono diversi. Le economie emergenti attirano molti capitali, con il rischio di pressioni inflazionistiche, come alcune avvisaglie in Cina dimostrano, e di bolle speculative. Gli stati avanzati, invece, corrono il maggiore rischio, legato al debito eccessivo, come nel caso di USA e UE.

Ma il governatore italiano ammonisce i ministri del G20 anche su un altro aspetto fino ad ora poco analizzato, cioè, sullo “shadow banking”, ossia sul sistema bancario ombra. Trattasi, cioè, di alcune realtà bancario-finanziarie che agirebbero nell’ombra, il cui peso sui mercati sta crescendo sempre di più, con influenza maggiore su di essi. Essi sfuggono ai controlli delle autorità di monitoraggio sui mercati, per cui Draghi propone di porre maggiore attenzione ai sistemi di controllo più efficienti. 

E anche quest’ultimo intervento lancia Mario Draghi verso la presidenza della BCE, grazie a un forte sostegno internazionale, di cui il governatore italiano gode, per la sua serietà e la sua coerenza nel proporre un quadro lineare di soluzioni.

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