OCSE, frena crescita nel quarto trimestre 2010

Gli ultimi dati pubblicati dall’OCSE, rispetto all’andamento della crescita economica degli stati membri, suggeriscono una frenata della ripresa, avviatasi nel 2010, le cui cause potrebbero essere molteplici, e che non dovrebbe essere sottovalutata.

Nel quarto trimestre del 2010, cioè il periodo ottobre-dicembre, la crescita dell’area è passata dallo 0,6% allo 0,4%; una frenata che non riguarda solo gli USA, dove la crescita nell’ultima parte dell’anno ha registrato un’accelerazione dallo 0,6% allo 0,8%.

Nella UE, il tasso di crescita è frenato, passando da +0,4% del terzo trimestre a +0,2%, mentre nell’Eurozona, in particolare, è rimasto stabile allo 0,3%.

Tra gli stati membri dell’OCSE, da segnalare la brusca decelerazione della locomotiva tedesca, il cui tasso di crescita dell’economia passa da un raggiante +0,7% a un più modesto +0,4%. Tendenza alla frenata anche in Italia, che passa da un già modestissimo +0,3% a un +0,1%.

Il Giappone fà certamente peggio, perchè vede la sua economia nell’ultimo trimestre dello scorso anno retrocedere dello 0,3%.

Causa principale della frenata internazionale, che comunque non riguarda le economie emergenti, quali Cina e India, lanciate verso una crescita ancora più sostenuta del recente passato, potrebbe essere l’aumento dei prezzi delle commodities, che potrebbero avere inciso negativamente sulla già fragile domanda interna degli stati, nonchè sul tasso di inflazione, che è tornato a crescere; in Gran Bretagna, nel 2011 in corso, l’indice dei prezzi dovrebbe crescere tra il 4 e il 5%, un livello spropositato, rispetto al tasso-obiettivo della BoE.

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