Falsi invalidi, per l’Inps irregolare una pensione su tre

I dati che comunica l’Inps, riguardo agli esiti del piano sui controlli, iniziati dal 2009 e che stanno proseguendo a ritmo serrato, sono davvero significativi e ci danno un’idea di quanto vasto sia il problema degli assegni erogati a chi non ne avrebbe diritto, con potenziali enormi risparmi di spesa.

Nel 2009, i controlli sulle pensioni di invalidità hanno coinvolto 200.000 persone, mentre nel 2010, la cifra è già salita a 250.000 persone. Quest’ultima cifra sarà quella che ogni anno l’Inps si è impegnata a monitorare, secondo indagini a campione. E su 450 mila pensionati controllati, ben un terzo è risultato non in linea con i requisiti per potere usufruire dell’assegno dell’istituto. Una percentuale che arriva al 76% in province come Sassari e altre al sud oltrepassano la soglia del 50%, mentre regioni come Lombardia e Emilia-Romagna non arrivano al 10% (a Milano irregolare solo il 6% dei controllati).

Su una cifra di 5-6 milioni di assegni multipli (compresi, cioè, coloro che oltre alla pensione di invalidità, usufruiscono di altri tipi di pensione), la cifra complessiva che si potrebbe risparmiare sarebbe di 8-10 miliardi.

L’Inps chiarisce che non è possibile controllare tutti i 5-6 milioni di pensionati in un anno, ma il piano prevede un controllo annuo di 250 mila persone. Ma già questo stesso piano consente oggi di potere recuperare una cifra che sfiora il miliardo ogni anno, una cifra di tutto rispetto, specie in un periodo di risparmi doverosi nella finanza pubblica.

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