Studi di settore: Cassazione, importante sentenza

Lo strumento degli studi di settore, considerando l’economia attuale, non risulta essere più uno strumento presuntivo efficace. A dichiararlo è stato Paolo Righi, Presidente della Fiap, a seguito di una sentenza, emanata dalla Cassazione, che in sostanza boccia gli accertamenti che il Fisco effettua proprio sulla base degli studi di settore.

Trattasi, nello specifico, della sentenza numero 3923 del 17 febbraio 2011, di giovedì scorso quindi, che a conti fatti dà ragione al contribuente e non al Fisco nel condurre l’accertamento sulla base dello strumento presuntivo, quindi dei dati parametrici, quando invece nella pronuncia è stato messo in risalto come gli scostamenti, rispetto ai dati attesi dell’Amministrazione finanziaria dello stato, siano da spiegarsi e da giustificarsi con la forte concorrenza territoriale.

Il presidente della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali è quindi tornato a ribadire la necessità di andare a modificare lo strumento degli studi di settore proprio in forza al pronunciamento di illegittimità della Cassazione in merito all’avvio di accertamenti basati solo ed esclusivamente sui dati emersi dallo strumento presuntivo. Sebbene quindi gli studi di settore siano stati “arricchiti” negli ultimi anni, quelli della crisi, con degli appositi “correttivi”, di conseguenza ora si attendono le “reazioni” del Fisco in merito a tale pronuncia.

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