Ristoranti: i consumi fuori casa reggono in Italia

Nonostante tutto, nel nostro Paese i consumi fuori casa reggono in un contesto caratterizzato, comunque e complessivamente, da una caduta della domanda a livello europeo. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dal Centro Studi della FIPE, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, sul settore della ristorazione ed in particolare su quella italiana che per le imprese della filiera, di conseguenza, rappresenta in tutto e per tutto un’ancora di salvezza.

In particolare, dalla ricerca “L’Europa al ristorante: consumi e imprese“, presentata alla quattro giorni di Rimini di “Sapore 2011”, è emerso come il comparto della ristorazione italiana nel nostro Paese assuma un’importante funzione anticiclica per tutta la filiera dell’agro-alimentare; il tutto a fronte di una voce come quella dei consumi alimentari che, su scala continentale, con ben 882 miliardi di euro, copre oltre il 13% della domanda complessiva da parte dei consumatori del Vecchio Continente.

La voce di spesa più elevata in Europa, dopo il cibo, è solo quella inerente la casa. E se negli altri Paesi europei a crescere sono in prevalenza i consumi alimentari in casa, dal Rapporto della FIPE è invece emerso come in Italia a crescere siano le consumazioni presso bar e ristoranti. Questo è probabilmente frutto anche di una dinamica di crescita dei prezzi, nel comparto della ristorazione, che in base alle rilevazioni della Federazione dal 2005 ad oggi in Italia si è attestata al di sotto della media dell’Unione Europea e dei Paesi dell’Eurozona.

Impostazioni privacy