Fiat, Marchionne non centra obiettivi e perde bonus

L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, non riscuoterà il bonus da 3,75 milioni di euro, previsto per il triennio 2008-2010, non avendo centrato gli obiettivi di redditività per lo stesso periodo. E’ quanto si legge nel progetto di bilancio Fiat.

Per l’anno 2010, dunque, Marchionne dovrà “accontentarsi” di una retribuzione di 3,45 milioni di euro. Il cda, inoltre, ha voluto anche far maturare in suo favore 1,125 milioni di azioni Fiat e Fiat Industrial a titolo gratuito, non legandole ai risultati, bensì alla permanenza dell’ad in azienda nel 2011.

Oltre a quanto scritto sopra, alla fine del 2011 Marchionne potrà anche usufruire di 4 milioni di azioni gratuite, se a fine anno sarà ancora in Fiat, con un valore attuale di 65 milioni di euro, come parte del piano di stock grant per il 2009; in più potrà esercitare il diritto di opzione su altre 10,67 milioni di azioni, al prezzo di 6,583 euro ciascuna, per un valore attuale di 105 milioni di euro; frutto del piano 2009, invece, altri 19 milioni di valore, determinato da 6,25 milioni di opazioni per un prezzo di 13,37 euro ciascuna.

Dunque, il manager avrà una retribuzione base di 3,45 milioni per il 2010, in calo dai 4,8 milioni di euro del 2009. Soltanto 550 mila euro, per il Presidente Fiat, John Elkann e ben 5,5 milioni per Luca Cordero di Montezemolo, per lo più legati alla gestione Ferrari.

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