Pmi, confronto col governo a Milano

Ieri, l’incontro organizzato da Carlo Sangalli, presidente della Confcommercio, a Milano, sulla questione dello Small Business Act, ossia delle pratiche e dei principi degli affari legati al mondo della piccola e media impresa, è stato l’occasione per discutere tra governo e rappresentanti delle pmi e del commercio, sulle questioni più spinose dell’economia.

All’incontro hanno partecipato il Premier Silvio Berlusconi, il Ministro per l’Istruzione, Maria Stella Gelmini, il Ministro per la Salute, Ferruccio Fazio, il Ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, Ministro della Difesa, Ignazio La Russa e quello per l’Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi.

Gli imprenditori hanno chiesto al governo di fare subiti qualcosa per snellire la burocrazia, che pesa sulle imprese per 16 miliardi all’anno, un punto di pil. Hanno poi lamentato una pressione fiscale troppo alta, richiedendo un nuovo modello contrattuale, in cui si incentivi la parte retributiva, legata alla produttività, con defiscalizzazioni.

Lo stesso Sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha voluto rassicurare sulla volontà di non applicare le addizionali Irpef, a livello comunale, per non sottarre reddito al contribuente e si è detta disponibile a valutare l’aliquota più bassa possibile per l’Imu, la nuova imposta municipale, sostitutiva di tutte le altre imposte locali, che entrerebbe in vigore con l’attuazione del federalismo fiscale.

La Gelmini, invece, ha voluto puntare sul contratto di apprendistato, potenziato e anche sostitutivo del percorso scolastico, quale modalità di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

 

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