Decreto fonti rinnovabili: Rete Imprese Italia esprime forte preoccupazione

Anche per Rete Imprese Italia l’eventuale stop agli incentivi sull’uso delle fonti rinnovabili per la produzione di energia pulita rischia di generare effetti negativi sulle aziende del settore. Proprio ieri, martedì 1 marzo 2011, con un comunicato ufficiale, Rete Imprese Italia, nata su iniziativa di Confcommercio, Casartigiani, Confesercenti, Confartigianato e CNA, ha espesso tutta la propria preoccupazione sulla nuova bozza del decreto legislativo che, lo ricordiamo, deve andare a recepire la direttiva comunitaria recante la promozione all’uso dell’energia pulita prodotta da fonti rinnovabili.

In virtù del fatto che la nuova bozza non ha ancora recepito interamente i pareri delle Commissioni, secondo Rete Imprese Italia si rischia innanzitutto di fallire l’obiettivo del cosiddetto “20-20-20” in base agli impegni assunti dall’Italia con l’Europa; poi lo stop alle rinnovabili significa, in termini economici, andare a generare un impatto negativo sull’occupazione e sulle imprese.

Secondo il Presidente di Rete Imprese Italia Guerrini gli incentivi alle rinnovabili non andrebbero bloccati in maniera generalizzata, ma andrebbero razionalizzati andando a premiare quelle fonti rinnovabili che maggiormente rispetto alle altre offrono un contributo determinante al raggiungimento degli obiettivi europei legati al taglio delle emissioni. Le imprese della filiera delle rinnovabili, dall’eolico al fotovoltaico e passando per le biomasse, auspicano di conseguenza che il Governo sul Decreto legislativo possa apportare le opportune modifiche.

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