BCE, attesa per stretta ad aprile

Ieri, il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea non ha alzato i tassi di riferimento, che rimangono pertanto all’1%, ai minimi storici dell’istituto di Francoforte, e allo stesso livello dal maggio del 2009, cioè dal periodo di piena della crisi.

Tuttavia, coerentemente con le previsioni, il Presidente Jean-Claude Trichet ha lasciato intendere in modo piuttosto palese, che la stretta arriverà il prossimo mese, utilizzando una terminologia che rispecchia proprio un tale annuncio. Trichet si è detto preoccupato della crescita dei prezzi, in particolare dello schock petrolifero e per la prima volta da quando i prezzi delle commodities sono in corsa, il governatore ha affermato che i rischi dell’inflazione non sono “bilanciati”. 

Nel contempo, il governatore centrale ha fatto intendere che verrà immessa liquidità sui mercati fino a giugno, quindi, niente brusche frenate di liquidi in circolazione.

Le previsioni parlano già di un aumento dello 0,25% ad aprile (il quarto di punto è il minimo di variazione dei tassi, per la BCE), nonchè un ulteriore aumento dello 0,25% entro la fine dell’anno. Quindi, entro dicembre 2011, i tassi di riferimento sarebbero all’1,5%, un livello non alto, se pensiamo che l’inflazione media attesa per il 2011 è del 2,3%; in sostanza, i tassi di riferimento sarebbero ancora negativi in termini reali.

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