Casi Sara e Yara, i psicoterapeuti : proteggiamo gli adolescenti dall’ansia

In queste ultimi mesi e settimane abbiamo assistito a due tristi storie che hanno molto sensibilizzato l’opinione pubblica, e scioccato il mondo degli adolescenti. Il caso di Sara Scazzi e quello più recente di Yara Gambirasio, possono influire sulla psiche dei più giovani. Le famiglie soprattutto sono messe a dura prova da questi eventi così drammatici. I media sono stati dei vulcani in piena con numerose alternarsi di notizie tutte relative a questi due omicidi. Quest’ultimo per quanto possibile forse ha scatenato ancor più orrore e sgomento. La povera Sara vittima tra le certezze di un ambiente famigliare, Yara è stata strappata alla vita in poche centinaia di metri che la allontanavano dalla sua casa paterna. Gli psicologi e specialisti della mente e psicoterapeuti affermati, popolano le trasmissioni televisive, e la loro attenzione è rivolta ai giovani adolescenti che devono affrontare adesso le paure dell’Orco e dell’”uomo nero”. Le favole raccontate quando si era bambini improvvisamente diventano realtà, solo che qui non ci sono principi azzurri e lieto fine, ma solo stregoni e maghi cattivi. Vediamo le opinioni degli esperti del settore che cosa consigliano.

Interessante è l’intervento della psicoterapeuta Paola Vinciguerra presidente dell’Europead Associazione Europea Disturbi Attacchi da panico.

 

Il richiamo della psicoterapeuta è rivolto soprattutto alle famiglie con ragazzi adolescenti dell’età corrispondente a quella delle giovani vittime. Adottare un comportamento iperprotettivo è l’atteggiamento più naturale del mondo adottato da un genitore quando si verificano casi limiti come questo, ma è anche vero che quest’atteggiamento di chiusura verso il mondo esterno vietano ai giovani di uscire e di vedersi con i propri ragazzi, può compromettere la sicurezza psicologica del ragazzo. Secondo la specialista, atteggiamenti troppo ossessivi possono rendere i figli insicuri e instabili emotivamente. Molti psicologici si sono espressi sul caso della povera Yara e tutti dicono “no” alle scene di dolore troppo perduranti, per gli individui che sono troppo piccoli e che non sono ancora in grado di darsi delle spiegazioni.

 

Inoltre asseriscono, che comportamenti troppo iperprotettivi, possono danneggiare la formazione autonoma degli adolescenti. Il consiglio degli specialisti è unanime, ed è quello della confidenza verso i propri figli. Entrare nella loro vita essere partecipi e soprattutto insegnare loro a proteggersi da soli dalla cattiveria umana. Parlare con i ragazzi è importante per cercare di creare dei rapporti per un sano ambiente familiare e soprattutto si valorizza e favorisce il benessere psicologico degli adolescenti. Tutti consigli dettati dalle voci degli esperti, applicarli è molto difficile, quando la cronaca presenta conti così salati con la realtà sociale. Tuttavia, si può cercare di trarre vantaggio dalle voci dei professionisti della mente e cercare per quanto possibile tornare alla quotidianità, con certezze e accortezze diverse.

Impostazioni privacy