Libia, verso congelamento di tutti i beni in Italia

Il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha fatto sapere che l’Italia ha già recepito in pieno le direttive della UE e dell’ONU, in merito al congelamento dei beni libici nel nostro Paese. Lo stesso Frattini ha anche aggiunto che le sanzioni previste dall’Unione Europea, tuttavia, al momento, si applicano solo ai beni delle persone fisiche. L’Italia, quindi, sta ponendosi la questioni di quei beni e patrimoni, in mano a organizzazioni o persone giuridiche, che in realtà potrebbero fare riferimento al Colonnello Gheddafi e a persone della sua famiglia ed entourage.

Per questo, il governo italiano non esclude di estendere al più presto il blocco anche alle partecipazioni azionarie e ai beni non di persone fisiche, ma comunque legati ad organizzazioni libiche. Se questa azione fosse confermata, sarebbero congelate le partecipazioni libiche in Unicredit, Finmeccanica e Juventus.

Proprio per dare attuazione immediata e in modo puntuale alle sanzioni UE e dellle Nazioni Unite, è stata creata una cabina di regia, un comitato, di cui fanno parte il Direttore Generale del Tesoro, i ministri dell’Economia, dell’Interno, della Giustizia, degli Esteri, la Banca d’Italia, Consob e Isvap e Guardia di Finanza, Dia, Carabinieri, Direzione Nazionale Antimafia e l’Unità di Informazione Finanziaria.

Nei prossimi giorni, verranno discusse le modalità con cui verrà data attuazione al blocco dei beni libici in Italia.

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