Dopo tanto parlarne, è arrivato il momento di poter tastare con mano il nuovo disco di Avril Lavigne, Goofbye Lullaby, che spezza un silenzio discografico lungo ormai tre anni. Il primo singolo estratto, What the hell, certamente ha rivelato una Avril cresciuta ma in splendida forma; il brano è stato scelto come singolo perché si riallaccia molto bene alle sonorità che la cantante ci ha abituati a conoscere ed amare, per fare quindi da anello di congiunzione tra il passato e il presente. Perché Goodbye Lullaby, a detta dell’artista stessa, è un disco più maturo, più personale, diverso dai precedenti. Così la cantante ha presentato il lavoro, promuovendo inoltre l’iniziativa “Mimosa? No grazie! Goodbye Lullaby!” (che consiste, più semplicemente, nel comprare l’album): “Ce l’ho messa davvero tutta, senza risparmiarmi, e per la rpima volta mi sono concessa di essere vulnerabile. Nei momenti di sincerità la gente riesce a stabilire un contatto profondo. Chi ha sentito le canzoni dell’album durante il periodo di lavorazione si è molto emozionato e mi sono resa conto che quando una cosa è autentica, facilmente riesce a toccare i cuori delle persone”.
Una svolta verso un lavoro più profondo e riflessivo dunque, ma senza abbandonare le proprie radici: “Mi piace ancora fare musica rock, ma volevo che questo disco mostrasse una sfaccettatura diversa di me. Per questo ho prodotto io stessa alcune delle canzoni, cosa che in passato non avrei mai pensato di fare. L’album parla di periodi difficili che possono capitare a tutti: chiudere una relazione, perdere un lavoro o anche soltanto sentire la mancanza di una persona. Questi momenti ci rafforzano e ci fanno crescere”.
