Bulgari diventa francese, affari d’oro per la casa italiana

Un vero e proprio colpo di scena è andato in onda ieri mattina a Piazza Affari, quando è stata annunciata la vendita di Bulgari alla maison francese di Bernard Arnault, a capo di una cinquantina di griffes, tra cui la notissima Louis Vuitton. Nessuno sapeva dell’operazione in corso, cosa più unica che rara negli ambienti degli affari, dove i rumors spesso parlano pure di eventi che non esistono.

Eppure la casa di gioielleria e orologi ha fatto un affarone che va tutto a beneficio degli italiani. Arnault ha dovuto staccare un assegno di ben 4,3 miliardi di euro, per accapararsi Bulgari, un’operazione che consentirà ai francesi di raffozzarsi in un mercato, quello degli orologi, in cui sono molto deboli.

Bulgari, lo scorso anno, ha chiuso con un utile da un miliardo, il che avrà ingolosito Monsieur Arnault, con un boom proprio nel reparto orologi. 

I fratelli Paolo e Nicola rimarrano presidente e vice-presidente di Bulgari, così come il ceo attuale della casa romana, Francesco Trapani, guiderà tutto il reparto gioielleria-orologi del gruppo di Arnault e avrà persino un posto in consiglio di amministrazione.

Per i restanti azionisti, le cose non sono andate peggio. Potranno vendere le proprie azioni alla bella cifra di 12,25 per ciascun titolo, un valore così ottimo, che ieri il titolo Bulgari è schizzato del 60% in borsa, segnalando l’euforia che ha colpito i mercati, i quali giudicano questa operazione una vera e propria benedizione.

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