Unicredit pronta a congelare quota libica

Il gruppo Unicredit si è detto pronto a dare immediata attuazione a quanto è emerso ieri da Bruxelles, dove si è parlato di sanzioni economiche, rispetto a cinque grandi istiutuzioni finanziarie libiche e, a cascata, a tutte le loro controllate.

Secondo quanto sarebbe stato deciso ieri, quindi, la Lybian Investment Authority e la Banca Centrale Libica, che hanno rispettivamente il 2,5% e il 5% delle azioni in Unicredit, sarebbero colpite dalle sanzioni, pertanto le loro quote verrebbero subito congelate.

In particolare, ecco quali sarebbero in concreto le misure sanzionatorie: sospensione del diritto di voto, blocco dei dividendi e sospensione del diritto di disinvestire la quota.

In sostanza, i libici non potrebbero più esercitare il loro diritto di voto nell’Assemblea dei Soci di Unicredit, il che rappresenta, forse, la sanzione più dura verso un azionista, di fatto reso impotente. In più, non potranno ricevere dividendi da parte della società e questo è un punto molto importante, in quanto tra poche settimane si darà inizio all’approvazione dei bilanci e alla conseguente distribuzione degli utili, sulla base delle quote. Terzo punto, i libici non potranno vendere le loro quote, presso le società europee, in quanto questa misura (così come la precedente) serve ad evitare che questi gruppi finanziari di Tripoli possano fare cassa, per avere denaro per finanziare il morente regime di Gheddafi.

Resta un problema interpretativo sulla possibilità di estendere le sanzioni ad altre istituzioni libiche, anche perchè a causa dei controlli a cascata, non è sempre facile potere capire quali siano o meno le controllate delle cinque società madri colpite dalle sanzioni UE.

 

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