Fed lascia invariati tassi

La Federal Reserve ha deciso di lasciare invariati i tassi, dopo una riunione del comitato interno per la politica monetaria. Pertanto, i tassi di riferimento rimangono tra lo 0 e lo 0,25%. Confermata, inoltre, la strategia di acquisto di 600 miliardi di dollari in obbligazioni del Tesoro americano, quale modalità di immissione di liquidità nel sistema.

Altro aspetto rilevante della decisione di ieri di lasciare inalterato il livello dei tassi è che questi rimarranno a zero per un periodo ancora prolungato.

Si conferma, dunque, un disallineamento delle politiche monetarie tra USA e Eurolandia. Gli USA punteranno ancora a una politica monetaria accomodante, mentre la BCE ha già annunciato un imminente rialzo dei tassi, al fine di contenere l’inflazione.

Questa diversità nell’affrontare le stesse incognite dovrebbe riflettersi nel tasso di cambio delle valute. La politica dei tassi zero dovrebbe deprezzare il dollaro e apprezzare l’euro, cosa che, in effetti, sta avvenendo nelle ultime settimane, con un rapporto euro/dollaro vicino a quota 1,40.

Preoccupa, invece, il fatto che gli americani non contribuiscano a ridurre gli squilibri, di cui si è tanto parlato al vertice di Parigi del G20, di cui i tassi artificiosamente bassi sono uno degli elementi più rilevanti e, peraltro, l’elemento-chiave della crisi del 2008, avendo favorito un eccesso di indebitamento privato e anche pubblico.

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