Giappone: prevista frenata pil, ma non è dramma

Gli eventi catastrofici che hanno colpito il Giappone stanno già risolvendosi in alcuni effetti negativi d’impatto sull’economia nipponica, a causa della distruzione di numerosi impianti produttivi nelle zone dell’epicentro e in conseguenza anche del black-out energetico, dovuto all’interruzione della produzione di energia nucleare.

Il Fondo Monetario Internazionale sta già iniziando a calcolare gli effetti che tale catastrofe potrebbe avere sull’economia del Giappone e dell’intero pianeta. Anzitutto, c’è incertezza su quale possa essere l’effetto sulla crescita del pil nipponico del primo trimestre, essendo il sisma intervenuto quasi alla fine del periodo, in un inizio di 2011 con crescita sostenuta. 

Quasi sicuramente, gli effetti si faranno sentire sul secondo e terzo trimestre, con un calo della crescita che si valuta tra l’1 e il 2% del pil. Dipenderà poi dalla velocità della fase di ricostruzione il trascinarsi o meno della minore crescita e gli eventi passati nel Paese spingono a supporre che anche in questo caso la ricostruzione potrebbe essere veloce, controbilanciando l’impatto negativo della catastrofe e riducendo il periodo di frenata.

Quanto al resto del mondo, il Fmi si mostra ottimista, anche perchè non ci sarebbero conseguenze dirette sulla crescita del pianeta. Semmai, considerando che il pil giapponese rappresenta il 7% della quota mondiale, e calcolando una sua frenata per un paio di trimestri, si ottiene un risultato quasi nullo.

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