BCE, nessuna novità su tassi

Il Presidente della BCE, Jean-Claude Trichet, ha voluto rassicurare gli operatori su più fronti. Anzitutto, ha comunicato che a suo avviso l’inflazione in Eurolandia sarebbe a livelli tali, da garantire la stabilità dei prezzi per i prossimi cinque anni. E a chi gli chiedeva se Francoforte continua a essere molto vigile sui prezzi, il governatore centrale ha risposto che non ha alcun nuovo messaggio da comunicare. Detto in poche parole, gli operatori avrebbero voluto sapere se il livello di vigilanza della BCE era tale da lasciare supporre un imminente aumento dei tassi di riferimento; Trichet non ha voluto aggiungere altro, rispetto all’ultimo comunicato di inizio marzo, quando aveva lasciato intendere che sarebbe stata l’ultima riunione del board, in cui i tassi venivano lasciati invariati.

Da allora, i mercati hanno assunto in modo più marcato un’aspettativa rialzista sui tassi, sebbene non si sia esplicitata ancora del tutto nei tassi di mercato, ad esempio, dei bond degli stati dell’Eurozona.

L’ultima asta spagnola, ad esempio, ha visto persino decrescere i rendimenti a 10 e 30 anni, che, invece, sulla base di uno scenario di aumento dei tassi, avrebbero dovuto salire. Potrebbe essere il segnale che l’attesa rialzista non è stata ancora del tutto scontata, o semplicemente che questa fase segue un periodo di eccessivo aumento dei rendimenti dei bond periferici.

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