Termini Imerese, incontro imprese-sindacati il 28 marzo

E’ stato fissato l’incontro tra i sindacati di categoria e le sette imprese coinvolte, riguardo al rialncio dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, che chiuderà i battenti entro la fine dell’anno.

I sindacati hanno chiesto al Ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, di attivarsi al più presto, per ricercare una soluzione tempestiva, mediante un incontro tra le parti.

A inizio febbraio, il Ministro Romani, dopo un incontro con il Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, aveva annunciato che erano rimaste sul tavolo ben sette proposte industriali valide, con l’alta probabilità di potere dare l’ok a tutte e sette le imprese, che potrebbero a breve iniziare i loro investimenti nel sito.

Grazie a questa soluzione, i privati investirebbero complessivamente 600 milioni di euro e altri 450 milioni giungerebbero dallo stato, di cui 100 milioni dalla stessa regione. Non solo, inoltre, si garantirebbe la conservazione del posto dei 1500 lavoratori Fiat, ma addirittura si prevede la creazione ulteriore di 2100 posti di lavoro, entro 36 mesi, il che garantirebbe un rilancio in piena regola del sito e più che un raddoppiamento dell’occupazione.

Tra le sette imprese coinvolte, compaiono le società De Tomaso, Cape-Reva, Biogen e Ciccolella. Ancora giallo sulla partecipazione all’incontro di Nexcoop e Einstein, mentre si parla della possibilità di ingresso di un’ottava impresa, la DR Motor.

Tra i progetti industriali più allettanti, quelli dell’auto di lusso del piemontese Rossignolo e della fabbricazione nell’isola di auto a energia solare.

 

 

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