Marchionne, presto 51% di Chrysler e forse sede a Detroit

L’ad Sergio Marchionne risponde alla critiche che gli sono state mosse in queste settimane, dopo la sua dichiarazione, sulla base della quale la Fiat potrebbe fondersi con Chrylser e spostare la sede centrale del nuovo gruppo a Detroit, da Torino. Non era proprio piaciuto a nessuno questa sua dichiarazione, non ai sindacati, noi ai lavoratori, nè a governo e a opposizioni, tanto che lo stesso manager aveva fatto marcia indietro, prendendo tempo.

Ora torna sulla vicenda e annuncia di fare il più possibile, per fare in modo che la Fiat acquisisca il pacchetto di maggioranza di Chrysler, ancor prima che venga quotata in borsa, dato che il titolo è stato sospeso da Wall Street due anni fà.

Una volta avuta la maggioranza in Chrysler, Marchionne indica la strada della fusione e della creazione di un’unica sede, che molto probabilmente sarebbe Detroit, spiega.

Sì, perchè l’ad Fiat ci tiene a ribadire che non verrebbero spostati stabilimenti e attività, ma il cuore resterebbe italiano, mentre la mente sarebbe in tanti posti. Negli USA, per il Nord America, a Torino, per le attività europee, forse in futuro anche in Brasile, per il Sud America e in Cina, per le attività asiatiche.

C’è da scommettere che queste sue parole sul futuro di Fiat scateneranno ulteriori polemiche, anche se lo stesso Marchionne rassicura che i venti miliardi di euro promessi per investimenti presso gli stabilimenti italiani verranno con la vendita di auto.

 

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