BCE, tra 3 giorni la stretta sui tassi

Meno tre. Mancano tre giorni, quando giovedì, il board della Banca Centrale Europea, che è chiamato mensilmente ad analizzare l’adeguatezza della politica monetaria, si pronucerà per un rialzo atteso dei tassi di riferimento, che dopo due anni (da maggio 2009) verranno aumentati dello 0,25%, o 25 punti base, dall’attuale livello dell’1%.

E’ dal luglio del 2008 che la BCE non alza i tassi. Dopo l’estate di tre anni fà, infatti, l’economia europea passò bruscamente da un rischio di inflazione eccessiva a uno di deflazione, in seguito all’avvitarsi del credito in risposta alla recessione nata negli USA.

Quasi nessuno ormai dubita che la stretta abbia inizio giovedì. Solo un peggioramento forte della situazione in Giappone o un rischio imminente di stagnazione avrebbe potuto fare desistere Francoforte dall’aumentare i tassi, ma gli ultimi dati sull’inflazione a marzo, con una media Eurolandia del 2,6% non hanno che incrementato la convinzione sui mercati che il rialzo dei tassi sia inevitabile, differentemente dalla Fed, che ancora spinge per una politica accomodante con tassi zero.

Del resto, era stato lo stesso Lorenzo Bini Smaghi, rappresentante italiano del direttivo BCE, a dare il preavviso, nelle scorse settimane, dell’arrivo imminente della stretta e dopo l’ultima riunione del board a marzo, il Presidente Jean-Claude Trichet non aveva più parlato di politica monetaria appropriata, una sottigliezza lessicale voluta, che per i mercati è carica di significato.

 

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