Codacons: “La Chiesa apra i conventi agli immigrati”

La questione dell’emergenza imigrazione si estende anche al Vaticano.
A tirare in ballo la Santa Sede è infatti Carlo Rienzi, presidente del Codacons che, a nome dell’Organizzazione di coordinamento delle associazioni dei consumatori, ha inviato questa mattina una lettera, diretta al Pontefice Benedetto XVI e al Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, nella quale si invita la Santa Sede ad assumere definitivamente un ruolo attivo nella vicenda immigrazione. Di fronte alle migliaia di profughi sbarcati e alle difficoltà di gestione e smistamento che il Governo sta incontrando, il Codacons ritiene infatti necessario che la Chiesa, in quanto istituzione spirituale del Paese, contribuisca alla risoluzione del problema in maniera attiva. La proposta di Rienzi è molto chiara: “Di fronte all’emergenza che ha colpito il nostro paese, tutti devono fare la propria parte. Così come si richiede un sacrificio ai cittadini e agli enti locali, anche la Chiesa deve attivarsi per dare sostegno ed accoglienza agli immigrati approdati in Italia“.

Il Presidente del Codacons si riferisce infatti ad “abbazie, monasteri, conventi, convitti, centri spirituali, eremi e ostelli, per gran parte vuoti, dotati di un numero di posti letto così elevato da dare accoglienza a buona parte degli immigrati.
Per il Rienzi dunque l’intervento della Chiesa potrebbe rivelarsi molto utile, se non decisivo, attesa soprattutto la situazione di stallo in cui versano Lampedusa e le aree che hanno ricevuto i primi profughi.

Rienzi non rinuncia poi ad una frecciatina nei confronti del Vaticano: “Del resto l’assistenza ai più deboli, la carità per chi versa in stato di sofferenza e il sostegno al prossimo sono i punti cardine della Chiesa Cattolica e le strutture religiose beneficiano di agevolazioni di varia natura (in primis quella sull’ici) proprio in funzione della loro natura assistenziale e non commerciale“.
Dal canto suo,  il Vaticano non ha ancora risposto, ma già nelle prossime ore il Cardinal Bertone potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di intervenire sulla questione.
Di sicuro, non c’è motivo per aspettarsi una netta chiusura in quanto – polemiche a parte – la posizione della Chiesa, sin dall’inizio della vicenda, riflette la convinzione per cui, per risolvere il problema, servono azioni chiare e fattuali.
Per conoscere dunque quale sarà il comportamento del Vaticano non resta che attendere la reazione ufficiale della Santa Sede.

 

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