Parmalat, titolo in affanno dopo voci su ritirata di Lactalis

Ieri, il titolo Parmalat è stato il peggiore rispetto al listino principale di Piazza Affari, cedendo il 2,5%, portando il valore di una singola azione a 2,25 euro, mentre il valore di riferimento per i traders rimarrebbe a quota 2,6 euro, con la francese Lactalis che ha comprato azioni dai fondi scandinavi a quota 2,8 euro per azione.

Ed è proprio la situazione di Lactalis che indebolisce il titolo, poichè gira voce che la società francese starebbe meditando seriamente di lasciare Collecchio, dismettendo la sua quota del 29%. Se così fosse, dunque, verrebbero meno le ragioni di forza che hanno spinto il titolo al rialzo nelle settimane trascorse.

I francesi, infatti, sono sfiduciati sulla possibilità di potere ottenere il controllo nel cda del gruppo Parmalat, dopo l’intervento del governo, a sostegno di una scalata nazionale. Hanno fiutato l’aria e capito che non sono affatto graditi, applicandosi per loro una sorta di pena per contrappasso, data la politica ostile di Parigi ad acquisizioni straniere di fette di aziende francesi.

Certo, dall’altra parte domina l’assoluta confusione e incertezza, e scandalizza che nemmeno dopo il decreto del governo, varato in fretta e furia, per garantire tempo a una operazione italiana, vi siano ancora tentativi seri di contro-scalata, poichè nessuno sarebbe disponibile a investire seriamente quattrini; nemmeno la liquida Ferrero, con fatturato annuo di 4 miliardi di euro.

Tuttavia, sostengono gli analisti, vi sarebbero ancora i motivi per investire sul titolo, considerato sottovalutato, ai livelli attuali. E bisognerà vedere se la ritirata dei francesi avverrà attraverso una cessione della quota in mano a Lactalis a una cordata tricolore.

 

Impostazioni privacy