Montella: “Siamo curiosi sulla cessione societaria, ma pensiamo solo alla partita di domani”

Alla vigilia dell’importantissima partita in chiave quarto posto, che si disputerà domani contro il Palermo, la conferenza stampa di Vincenzo Montella non poteva non iniziare con una domanda sulla questione societaria cui il mister ha voluto subito glissare per parlare della partita con i palermitani: “Siamo curiosi ma non ansiosi. Dobbiamo pensare solo alla partita di domani. Del cambio ne parlerò quando sarà ufficiale. Il mio pensiero in questo periodo va alla famiglia Sensi per l’amore e la passione che hanno dimostrato in questi anni. Quando la Roma passerà di mano si parlerà del futuro ”.

Importante anche la situazione dei giocatori come Vucinic e Menez, di cui almeno uno verrà ceduto, che stanno deludendo in questa fase: “Potenzialmente possono fare di più. Ma per quanto mi riguarda, se vi riferite all’ultima partita, Vucinic ha dato tutto se stesso, a me interessa quello. Ci aspettiamo qualche colpo in più, ma se il giocatore ha questo approccio e questa voglia di darsi da fare sicuramente arriverà. A questi due giocatori di solito chiedo anche un lavoro in fase di non possesso e inevitabilmente, qualcosa possono perdere in lucidità. Questo non significa che non mi aspetti molto di più viste le loro potenzialità. Il colpo me lo aspetto e arriverà. Comunque potranno sicuramente giocare insieme contro il Palermo”.

Il traguardo dichiarato di questo finale di stagione è il quarto posto, ma Montella non crede sia un dramma qualora non venisse raggiunto: “Questo è un traguardo raggiungibile ma naturalmente abbiamo l’handicap della classifica, così come lo avevamo prima. Siamo ancora in lotta e ne siamo contenti perchè possiamo giocarci ancora qualcosa. Abbiamo la possibilità di salvare la stagione, ma se non dovesse arrivare non credo si possano fare particolari drammi. Il calcio è anche questo, si sbagliano anche le annate. Noi pensiamo al Palermo visto che c’è ancora la possibilità di raggiungere un traguardo importante”.

Un occhio anche al mercato, soprattutto in vista dell’arrivo della nuova società, in chiave cessioni, in particolare quella di De Rossi. “Sinceramente non mi chiedo cosa possa passare nella testa di Daniele rispetto al suo futuro. Non è questo che mi preoccupa e non mi deve preoccupare in questo momento. Io lo vedo concentrato.”

Per quello che riguarda le polemiche scatenate dal patron Biancoazzurro Lotito sulla “fortuna” della Roma, il tecnico ha cercato di dare una risposta che non alimentasse le polemiche:  “Posso dire che da quando ci sono io i rigori, se è quello a cui ti riferisci, c’erano tutti e forse me ne manca pure qualcuno, vedi Parma. Ma a noi non insteressa parlare degli arbitri e delle situazioni esterne. Se vi riferite alla fortuna è sempre stato detto che è meglio essere un allenatore fortunato più che uno bravo. Per altro non credo che fino ad oggi si sia dimostrata fortunata. Perchè avere la forza di reagire al 92esimo su un campo difficile. E avere la voglia di 6-7 giocatori di cercare il gol credo non sia fortuna ma dimostra la voglia di vincere e di crederci”.

Qualche parola anche su Borriello, che sembra essere di malumore per le ripetute panchine: “Io penso che molto spesso si giudicano le persone e i giocatori per quello che si sente o che si vede. Borriello mi ha sorpreso, è super disponibile e va d’accordo con tutti;  scherza con tutti, anche con i giocatori più importanti. Lui mi ha dato la sua disponibilità e io sono sempre stato molto chiaro con lui come con gli altri. Inevitabilmente quando si gioca poco o si pensa che si possa giocare di più, è normale che questo crei qualche disappunto e che il giocatore sia dispiaciuto. Ma lui non è mai venuto meno ai suoi doveri, probabilmente l’ho fatto anche giocare meno di quanto meritasse.  Ma se un allenatore fa certe scelte è perchè nel computo generale della squadra, sia una soluzione giusta.  Molto  è dipeso dalla sua disponibilità ma se si fosse comportato diversamente per quanto mi riguarda non sarebbe cambiato nulla”


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