Confindustria appoggia parole Tremonti su oppressione controlli

Sembrano più vicine le posizioni degli industriali e di Tremonti, dopo mesi di gelo tra le due parti, con i vertici confindustriali che hanno più volte fatto intendere di apprezzare la politica del rigore di Giulio, ma che avrebbero al contempo preferito l’adozione di misure, soprattutto a costo zero, per cercare di rilanciare la crescita e sostenere la ripresa in atto, come le liberalizzazioni e la rimozione della burocrazia soffocante, che soffoca le imprese italiane.

Dopo le parole del ministro in Parlamento, un paio di giorni fà, che ha parlato di oppressione delle imprese, a causa dell’eccesso dei controlli, e del numero vasto di uffici preposti a tale compito, il clima si è un pò disteso, anche se Confindustria adesso pretende che alle parole seguano i fatti, come sottolinea la stessa Emma Marcegaglia, numero uno di via dell’Astronomia, la quale ribadisce che non è certo idea degli industriali quella di eliminare i controlli, ma che semmai debbano essere meglio coordinati, per evitare che questi siano continui nel tempo.

Certo, ora Tremonti sarà in prova, dovrà dimostrare che quello in Parlamento non è stato un semplice show pro-imprese, ma sta di fatto che il responsabile di via XX Settembre pare abbia recepito il messaggio che giunge dal mondo dell’impresa, che pur non avendolo mai attaccato personalmente, ha più volte fatto intendere che le politiche di Tremonti non sarebbero sufficienti a dare sostegno alla produzione.

Chissà che non abbiano fatto la loro parte certe interviste a quotidiani anche di centro-destra, persino di proprietà della famiglia Berlusconi, in cui la politica del ministro dell’economia è stata apertamente messa in discussione, per la mancanza di una visione liberale dell’economia, e per l’adozione di misure, che poco hanno a che vedere con una maggioranza pro-mercato.

 

 

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