Greenpeace contro Apple: inquina troppo

giornata della terraProprio oggi, 22 Aprile, ricorre la Giornata mondiale della terra, e, in occasione di tale e evento (anche mediatico) è stato reso noto uno studio condotto recentemente da Greenpeace i cui risultati stanno avendo un forte riscontro sopratutto nel popolo del web. L’indagine, infatti, denominata “How Dirty in Your Data” va proprio a studiare qual’è l’impatto che internet e i nuovi media stanno provocando sull’ambiente: in pratica, quanto tutti gli operatori dei nuovi media inquinano.

Ed i risultati, inutile dirlo, sono davvero tragici, sopratutto nei confronti dell’azienda di Cupertino che si posiziona proprio al primo posto per l’utilizzo di energie sporche. Secondo lo studio, infatti, Apple, utilizzerebbe per far funzionare tutte le sue strutture un’energia che deriva per il 54,5% dal carbone, aggiudicandosi così il primato negativo di azienda più “sporca” dell’IT. Al secondo posto troviamo il social Network più amato di tutti, Facebook, con il 53,2% ed al terzo troviamo, invece, IBM. Seguono HP (49.3%), Twitter (42.5%), Google (34.7%) e Microsoft (34.1%), mentre tra le più virtuose ci sono Amazon  (28.5%) e Yahoo! (18.3%).

Apple Datacenter

 

Greenpeace, nel suo Clean Energy Index, l’elenco di tutte le strutture che lavorano nel campo dell’IT, punta il dito sopratutto contro il data center di Apple situato a Maiden, nella Carolina del Nord (foto sopra), in cui vengono immagazzinate e ricevute tutte le attività online dell’azienda di Cupertino in cui, secondo il rapporto, consumerebbe la stessa energia di 80.000 abitazioni degli USA (che a loro volta equivalgono a 250.000 case in Europa), energia della quale solo il 5% è proveniente, però, da fonti pulite e rinnovabili, mentre il 32% da centrali nucleari e ben il 62% da Carbone.

 

 

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