Russell Crowe e il suo debutto alla regia con il thriller “77”

Dopo Benicio Del Toro, Keanu Reeves e Meg Ryan, un altro grande attore del cinema Hollywoodiano vuole a tutti i costi tentare la via del “dietro le quinte” e provare a dirigere un film dove magari lui stesso interpreterà il ruolo da protagonista. Lui è l’ indimenticabile Massimo Decimo Meridio de “Il Gladiatore“, l’ attore-feticcio di Sir Ridley Scott, è il neozelandese naturalizzato australiano Russell Crowe.

Il progetto che potrebbe portare il titolo di “regista” sul curriculum di Crowe sarebbe il thriller tratto da un racconto di James Ellroy (“L.A. Confidential”) intitolato semplicemente “77“. Per riportarlo sul grande schermo il gran lavoro di sceneggiatura è stato affidato a David Matthews, che si sta occupando proprio in queste ore di rendere cinematografica la storia di questo poliziesco ambientato nella Los Angeles del 1974.

In questo contesto molto americano si intreccieranno due indagini: la prima è sull’ omicidio di un poliziotto del LAPD, mentre la seconda riguarda una sparatoria trasmessa in diretta televisiva e avvenuta tra la polizia e una cellula rivoluzionaria dal nome SLA (Symbionese Liberation Army). Un vero e proprio inferno di pistole, dove vennero sparati quasi 50.000 colpi da fuoco. A cercare di portar luce sulle due vicende ci saranno altrettanti poliziotti, uno bianco ed uno nero, conferendo alla pellicola un chiaro riferimento alle tematiche razziali.

A produrre il tutto saranno Dick Wolf e Tony Ganz, mentre Crowe prima di accettare definitivamente questo intrigante progetto, sta aspettando di poter leggere l’ ultima stesura del copione, così da rendersi conto se il ruolo del poliziotto bianco possa adattarsi al meglio alla sua persona e se “77” possa davvero essere il film che segnerà il suo debutto nel mondo della regia.

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