Red Hot Chili Peppers, il nuovo album in agosto

Red Hot Chili Peppers

Si parla da mesi del nuovo album sul quale i Red Hot Chili Peppers stanno lavorando, pur mantenendo massimo riserbo e centellinando le informazioni. Il ritorno in studio segna la fine di un lungo periodo di pausa, e dunque i riflettori sono inevitabilmente puntati sulla band. Indiscrezioni, ormai smentite anche dal cartellone ufficiale, volevano perfino i Red Hot Chili Peppers impegnati come headliner all’Heineken Jammin Festival, dove avrebbero potuto presentare i brani inediti del nuovo album dal vivo. Purtroppo così non sarà, ma sembra che i fan potranno gustare le nuove produzioni almeno su disco entro breve. E’ lo stesso Chad Smith, batterista della band, a dare notizia infatti della pubblicazione per agosto; probabilmente dunque l’album sarà seguito da un tour autunnale e si spera che qualche tappa promozionale includa, dopo anni di assenza, anche l’Italia. “E’ un periodo davvero pieno per me, ho tanti progetti in ballo. So di avere una certa età, ma mi sento più in forma che mai. Molti fan ci chiedono quando vedrà la luce il nuovo album dei Red Hot Chili Peppers. Non vi posso dire una data precisa, ma prevediamo di uscire a fine agosto. Abbiamo già definito la tracklist, non abbiamo ancora un titolo ufficiale però. Abbiamo scritto i pezzi per un anno intero e siamo finalmente riusciti a creare una buona sinergia con il nostro nuovo chitarrista, Josh Klinghoffer. Avrete presto un assaggio di ciò che abbiamo in serbo per voi. Siamo carichissimi, ve lo assicuro”, ha infatti dichiarato recentemente Chad Smith.

 

Che il primo singolo sia già in arrivo? Nel frattempo, riguardo al titolo dell’album è stato il cantante a lanciare informazioni, anche se del tutto provvisorio e che potrebbe venire sostituito nel corso della lavorazione. Dr Johnny Skinz’s disproportionately rambunctious polar express machine-head, in effetti, non pare un titolo proprio usuale per un album, ma dai Red Hot Chili Peppers, ormai si sa, ci si può aspettare di tutto. Pare che l’idea derivi dal racconto di un trip fatto, in seguito all’assunzione di acidi, da un amico della band, che si sarebbe visto sul palco davanti ad un pubblico universale alla guida di una formazione che portava proprio questo nome.

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