Biotestamento, Pdl e Lega con Udc. Finiani con la sinistra

Si torna a discutere di biotestamento, dopo che è stato accolta la proposta dell’Udc di invertire l’ordine del giorno per discutere subito della legge sul fine vita. Si sono trovati d’accordo con la proposta di Casini il Popolo della Libertà e la Lega, contrari Fli, Pd e Idv. E ieri il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha voluto prendere carta e penna e ha scritto ai suoi deputati per esprimere il suo parere sul testo all’esame della Camera e per invitarli alla compattezza. In situazioni normali, scrive il Premier, non si dovrebbe legiferare su questioni etiche così delicate, quali il fine vita, ma – aggiunge Berlusconi – qui ci troviamo davanti a giudici che entrano a gamba tesa nella questione, tentando addirittura di scavalcare il Parlamento, approfittando di vuoti normativi. Per questo, il capo del governo invita i suoi parlamentari a votare compatti per la legge voluta e presentata da Casini.

Le ripercussioni del biotestamento sui rapporti politici sono evidenti e già se ne sono viste alcune. Ad esempio, non si possono tacere le divisioni interne al cosiddetto terzo polo, con Fini e i suoi che votano insieme alla sinistra. Anche e soprattutto i temi etici confermano come Casini e Fini non potranno mai fare parte di uno stesso partito o lista, perchè non sarebbero compatibili geneticamente su questioni così importanti per i centristi e rischierebbe di venire meno il sostegno della Chiesa, la quale più volte ha avvertito Casini di non cedere all’abbraccio di Fini, mal visto Oltretevere.

Con la sua lettera, invece, Berlusconi ha voluto compattare i suoi e avvicinare i centristi di Casini, in una fase così importante, quale quella pre-elettoralem in vista delle amministrative del mese prossimo, allontanando l’Udc da Fli, con evidenti probabili ripercussioni sul piano dell’immagine dei candidati terzopolisti.

E se a sinistra ci si straccia le vesti per la presentazione della proposta di legge, di cui Bersani non vuole neanche sentire parlare, la partita si gioca tutta all’interno del centro-destra, con i finiani ancora una volta, posti in un angolo, a offrire l’immagine di coloro che votano insieme alla sinistra, snaturando le loro radici di appartenenza.

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