Obama mostra certificato nascita, adesso basta polemiche

Mossa a sorpresa del Presidente degli USA, Barack Obama, il quale, oggetto di polemiche sulla sua presunta nascita al di fuori degli Stati Uniti, ha tentato di mettere a tacere queste voci mostrando il certificato di nascita che attesterebbe, senza possibilità di equivoci, che Barack Obama è nato a Honoloulou, nelle isole Hawaii, quindi in territorio statunitense. La polemica era stata innescata già in campagna elettorale, quando i Repubblicani, o meglio parte di loro, avevano criticato Obama per non avere reso pubblico il suo certificato di nascita; tuttavia, nelle ultime settimane i riflettori sul caso si erano riaccesi in seguito a una campagna dei cosiddetti “birthers“, i “nativisti”, che dubitano che il presidente sia effettivamente nato negli USA, mettendo in discussione il suo diritto a rimanere alla Casa Bianca. Negli USA, infatti, non può candidarsi alla presidenza chi non è nato in America, magari avendo acquisito successivamente la cittadinanza americana. E così, ad esempio, l’attore ed ex governatore della California, Arnold Schwarzenneger, non potrà candidarsi per i Repubblicani alla Casa Bianca, in quanto figlio di austriaci, nato in Austria.

La polemica aveva raggiunto il suo culmine in questi giorni, dopo l’annuncio della pubblicazione di un libro sul caso Obama e sui dubbi sul luogo della sua nascita, ad opera dello scrittore Jerome Corsi, che già nel 2004 stroncò la carriera di John Kerry, candidato per i Democratici alla presidenza degli USA, con alcuni scritti sui suoi trascorsi nel Vietnam. Il libro di Corsi è già record di prenotazioni su Amazon, essendo prevista l’uscita il 17 maggio prossimo.

Obama ha invitato il mondo politico a concentrarsi sui problemi reali del Paese e a non perdere tempo su queste sciocchezze.

Non sappiamo se l’invito di Obama sarà raccolto da tutti i Repubblicani. Ultimamente, ha cavalcato il caso anche il famoso immobiliarista Donald Trump, che aspira a diventare il candidato dei Repubblicani per la corsa alla Casa Bianca. Trump è esponente dell’ala conservatrice della destra, per cui la sua discesa in campo potrebbe intralciare la corsa di esponenti come Sarah Palin, che in questi ultimi tre anni ha conquistato la leadership dei conservatori della destra repubblicana, puntando sui temi loro tanto cari, quali meno tasse, meno stato e tutela dei valori tradizionali.

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