Germania, sì a Draghi in cambio di due poltrone

La Germania di Angela Merkel cerca di non uscire del tutto sconfitta dalla partita sulla BCE, la cui presidenza dovrebbe andare all’italiano Mario Draghi, attuale governatore di Bankitalia, ma a cui i tedeschi ambivano in modo spasmodico. Venuta meno la candidatura di Axel Weber, ex governatore della Bundesbank, inviso alle cancellerie europee, per le sue posizioni anti-salvataggi, i tedeschi dovrebbero appoggiare Draghi, turandosi il naso, anche perchè candidati alternativi, al momento non ve ne sarebbero. E tra poco più di un mese, si terrà il vertice che dovrà ufficializzare il nome del candidato a governatore della BCE.

I tedeschi, però, si starebbero già preparando all’appuntamento, secondo quanto riferisce il quotidiano tedesco “Der Spiegel”, che sostiene che il governo di Berlino vorrebbe chiedere due poltrone importanti, in chiave di controllo della politica sul sistema finanziario, in cambio del suo via libera al candidato italiano.

Le due poltrone in questione sarebbero quella che lo stesso Mario Draghi, ad oggi, esercita, nella sua funzione di Presidente del Financial and Stability Board, ossia l’organismo incarito di ricercare soluzioni per la salvaguardia della stabilità finanziaria, e la presidenza della Commissione economica e finanziaria della UE, che ha il compito di preparare i vertici dell’Ecofin e dell’Eurogruppo.

Alla prima poltrona andrebbe, su proposta di Berlino, Jens Weidmann, attuale governatore della Bundesbank, dopo le recentissime dimissioni di Axel Weber, mentre alla Commissione economica della UE dovrebbe andare Joerg Asmussen, attuale sottosegretario alle Finanze del governo federale.

Lo stesso fatto che la Germania prepari a piazzare i suoi uomini in posizioni di “consolazione” è un buon segnale per le chances di Draghi di diventare governatore della BCE.

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