Muore per salvare la sua barboncina

Quello di Silvio Berti è stato un gesto istintivo, spontaneo: appena ha visto la sua cagnolina in acqua si è tuffato per salvarla. Peccato che questa non è una storia a lieto fine. Silvio Berti è rimasto vittima di un estremo tentativo di salvataggio. Erano passate da poco le 17 quando Silvio e la sua compagna, Renata Vicentini, erano usciti per portare a spasso la loro cagnolina, una barboncina di nome Chicca. Una passeggiata di routine, su un percorso conosciuto dalla coppia che costeggia un canale di irrigazione, quello di Bon Giovanna a San Giovanni.

All’improvviso, per motivi poco chiari, la cagnolina scivola nel canale e Silvio, pensionato di 70 anni, non ci pensa due volte e si tuffa per soccorrere la barboncina. Ma mentre il cane riesce a risalire la corrente e a salvarsi, l’uomo viene trascinato via sotto gli occhi sbigottiti della compagna. Fortissime le urla della donna che hanno attirato dei residenti, uno dei quali ha cercato di creare con un bastone un appiglio per salvare l’uomo, ma inutilmente. Il pensionato è stato trascinato per diversi chilometri. In località Punta è stato avvistato da alcuni passanti mentre ancora si dimenava nell’acqua, ma il ritrovamento del cadavere è avvenuto solo alle 21, a Ca’Bianca, circa 3 chilometri a valle.

Incredulo il fratello, Ezio Berti, uno noto alpinista che è accorso appena saputa la notizia, insieme agli altri 4 fratelli. Silvio Berti era originario di Cologna Veneta, ma si era trasferito a San Giovanni Lupatoto, luogo della tragedia, da quando era andato in pensione. La salma è stata trasportata a San Bonifacio. I funerali si sono tenuti nella chiesa di  Cologna Veneta. Un gesto d’amore per quel cane che, come hanno affermato i suoi fratelli, amava come un figlio.

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