Berlusconi conferma linea rigorista sui conti

L’intervista del Premier Berlusconi alla trasmissione “Porta a Porta”, che passerà più agli annali per il suo sostegno a Tremonti quale suo successore, il presidente del consiglio è intervenuto sui temi economici, rimarcando come la situazione dei conti pubblici in nessun Paese d’Europa, in questa fase, consentirebbe una riduzione della pressione fiscale. 

Il premier, quindi, prende atto dell’impossibilità di tagliare ora le tasse, che però rimane una delle tre riforme principali, insieme a quella della giustizia e della Costituzione, da attuare entro la fine della legislatura. Una presa di posizione, che avvicina il premier al suo ministro dell’economia, dopo le divergenze in materia fiscale delle scorse settimane, con Berlusconi deciso a puntare su una riforma del fisco, per alleggerire il carico tributario su famiglie e imprese, e un Tremonti che ribadiva la necessità di non distogliere risorse pubbliche, per finanziare tagli alle imposte, quanto per ridurre il disavanzo pubblico.

Il rigori sui conti pubblici, quindi, è la linea oggi sposata anche dal capo del governo, il quale tende così a dare rassicurazioni ai mercati sulla strategia in tema fiscale, in un periodo in cui gli investitori temono che in Europa vi possa essere un effetto contagio, dopo il caso del Portogallo e, in particolare, della Grecia, che è sul punto di dichiarare un default.

I tagli alle tasse, quindi, sono rimandati, per il momento, e sarà difficile che entro la legislatura si possa giungere a un esito diverso, dato che i mercati richiederanno rigore ancora per almeno un paio di anni, fino a quando i conti dello stato saranno avviati verso la garanzia di una discesa graduale, ma costante, del debito pubblico. 

Impostazioni privacy