Giallo manovrina estiva, governo smentisce

Oggi, al Consiglio dei ministri dovrebbe essere varato, con ogni probabilità, il pacchetto per lo sviluppo, che prevede misure importanti, a sostegno della crescita economica, tra cui un nuovo piano casa, che superi gli ostacoli normativi già incontrati circa un anno e mezzo fa, banda larga e credito d’imposta al 90% per investimenti d’impresa a sostegno delle ricerca universitaria.

Se su questo decreto non ci dovrebbero essere oramai sorprese, dopo i chiarimenti avvenuti nei giorni scorsi tra il Premier Berlusconi e il Ministro Tremonti, si è aperto, invece, da alcune ore un vero e proprio giallo, riguardo all’ipotesi circolata da fonti non ufficiali, secondo le quali il governo si appresterebbe a varare una manovrina estiva, di circa 7-8 miliardi di euro, al fine di raddrizzare i conti pubblici dello 0,5% circa del pil, evitando eventuali problemi di assestamento di bilancio, da qui ai prossimi due-tre anni, raggiungendo l’obiettivo del pareggio di bilancio, senza intoppi.

Tuttavia, l’ipotesi è stata smentita dallo stesso esecutivo, che esclude che a giugno sia in previsione una manovra aggiuntiva. Già nel Dpef, a marzo, lo stesso Ministro Tremonti aveva previsto la possibilità che entro i prossimi tre anni si sarebbe resa necessaria una manovra di mezzo punto del pil, spalmata in più esercizi fiscali, sulla base dell’andamento dell’economia e dei conti dello stato, smentendo allora che la manutenzione dei conti ammontasse a importi superiori. Ma Tremonti aveva anche assicurato che se semmai si fosse resa necessaria tale manovra, sarebbe avvenuta non prima di qualche anno da oggi.

A giugno, ci saranno senz’altro alcune misure di spesa da rifinanziare, come la copertura dei ticket sanitari e delle missioni militari all’estero. Ma non ci sarebbero indicazioni su misure finanziarie aggiuntive, per cui al momento il giallo resta.

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