Spiagge privatizzate e servizi sempre più salati

Con il Decreto Sviluppo il Governo ha messo a punto un provvedimento che apre alle concessioni pluridecennali a favore dei gestori degli stabilimenti balneari. A molte Associazioni di Consumatori questa decisione è piaciuta poco; è il caso della Federconsumatori, la quale ha espresso la propria contrarietà a quella che sembra essere in tutto e per tutto una sorta di privatizzazione delle spiagge. E’ infatti un regalo ai gestori a fronte di zero vantaggi a favore dell’utenza. Questo perché i servizi balneari di anno in anno aumentano di prezzo e, secondo le stime della Federconsumatori, quest’anno faranno registrare rincari fino al 6%, ovverosia oltre due volte l’attuale livello dell’inflazione in Italia.

Il dare in concessione le spiagge per ben 90 anni non ha tra l’altro sorpreso solo le Associazioni dei Consumatori, che s’aspetterebbero misure incisive a favore delle famiglie in difficoltà, ed in generale quelle che vivono del reddito fisso, ma anche la stessa Unione Europea. La Federconsumatori ricorda come molti stabilimenti balneari paghino allo Stato dei canoni di concessione a dir poco irrisori, ragion per cui la concessione 90-ennale appare essere in tutto e per tutto un regalo su un altro regalo già di per se inaccettabile.

A fronte dei rincari, che colpiscono in particolare gli abbonamenti giornalieri e quelli stagionali agli stabilimenti balneari, la Federconsumatori sottolinea comunque come l’offerta sia oramai più variegata e differenziata con la possibilità di conseguenza, di poter comunque risparmiare. Ad esempio, è sempre più diffusa la formula del cosiddetto “happy hour” grazie alla quale, dopo un certo orario si può risparmiare fino a ben il 50%. Che di questi tempi è tutto oro che cola.

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