Sarkozy crolla nei sondaggi, rischia già al primo turno

Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, non recupera neanche un decimale in popolarità, nonostante la première dame, Carla Bruni, sia presumibilmente incinta di due gemelli. Non ha intenerito il cuore dei francesi la possibile gravidanza di Carlà, così come non li aveva affatto resi contenti la notizia della liaison tra i due, subito dopo le presidenziali del 2007. Insomma, non solo Sarkozy non recupera consensi, ma anzi sprofonderebbe in una maggiore impopolarità, con i vari sondaggi che lo darebbero persino battuto al primo turno, senza la possibilità di accesso al ballottaggio, a cui potrebbe arrivare la candidata del Front National, Marine Le Pen, le cui chances di andare al secondo turno dipenderebbero dal candidato socialista che verrebbe presentato. Secondo il sondaggio LH2, se l’attuale presidente del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, si candidasse per i socialisti, questi andrebbe al ballotaggio con il 23% dei voti contro il 17% di Le Pen e il 16% di Sarkozy, che non potrebbe neanche passare al secondo turno.

E dell’ipotesi Strauss-Kahn in corsa all’Eliseo si starebbe seriamente discutendo all’interno del PSF, anche sulla base dei sondaggi, a tal punto che il cancelliere tedesco Angela Merkel avrebbe valutato l’ipotesi di candidare il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, alla presidenza del Fmi anzichè alla BCE, in quanto si prevede che egli lasci presto l’incarico.

Ma le cose per Sarkozy, sempre per i sondaggi, non andrebbero meglio nemmeno con gli altri candidati. Sia con Hollande che con la Aubry, egli riuscirebbe ad accedere al ballotaggio, ma con un solo punto di distacco da Le Pen, per poi perdere in modo clamoroso al secondo turno, addirittura con percentuali fino al 65/35, nel caso di corsa con Strauss-Kahn, e di 60/40 con Hollande. Anche con la stessa Le Pen una sua vittoria non sarebbe scontata.

Insomma, per Sarkozy si prevedono altri dodici mesi difficilissimi, rischiando la stessa debacle politica del premier socialista Lionel Jospin, il primo nella Quinta Repubblica a non riuscire ad accedere al ballottaggio nel 2002 dalla posizione di capo del governo.

Questo caso sarebbe ancora più eclatante, perchè fino ad ora tutti i presidenti francesi sono riusciti almeno ad arrivare al secondo turno.

Non sono bastate le bombe su Tripoli, la voce grossa con Italia ed Europa, la minaccia di uscire da Schengen, la gravidanza vera o presunta della poco simpatica moglie italiana a risollevare le sorti di un uomo che forse si sta avviando verso un clamoroso declino politico, dopo la travolgente cavalcata al potere degli ultimi 5-6 anni, che aveva fatto sperare in un esito diverso.

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