Aids: trionfo sul blocco del contagio

L’Aids è stata negli ultimi decenni la malattia che ha segnato una dura lotta della medicina contro questo  mortale virus HIV, che per decenni, dalla fine degli anni ’80 fino ad oggi, ha rappresentato uno tra i maggiori incubi che il mondo medico potesse affrontare.

Arriva da New York la notizia di una ricerca, con la quale i medici responsabili dello studio, tramite l’utilizzo dei farmaci antivirali previsti per arrestare in parte l’evolvere della malattia, hanno bloccatoil contagio nelle coppie.

Lo studio ha evidenziato che proprio questi stessi farmaci sopra citati, se utilizzati fin dall’inizio della scoperta dell’infezione, e quindi appena la malattia è stata diagnosticata, possono agire positivamente sul blocco del contagio del virus. Un obiettivo che è stato definito dagli stessi ricercatori americani come “traguardo storico”.

I test eseguiti dal gruppo di studio, hanno evidenziato che il contagio del virus si arresta con un’incidenza percentuale molto alta, tanto da raggiungere addirittura il 96,3%.

Questa sperimentazione è stata effettuata su 1763 coppie,  il cui esito favorevole ha permesso ai ricercatori d’interrompere con quattro anni di anticipo il periodo di osservazione della ricerca.

Lo scopo della sperimentazione mirava proprio a monitorare la possibilità di contagio tra i partner. I responsabili della sperimentazione hanno affermato, che alle coppie prese in esame, fin all’inzio di quest’ultima sono stati ampiamente divulgati tutti metodi di prevenzione del contagio.

Le coppie sono state divise in due gruppi separati. A quelle di un gruppo sono stati somministrati i farmaci secondo le regole convenzionali che la medicina impone, cioè quando iniziano i primi segni d’indebolimento del sistema immunitario, che è lo scopo della malattia. Invece a quelle dell’altro gruppo, i farmaci sono stati prescritti nel momento in cui la malattia è stata subito diagnosticata.

I risultati, come asseriscono gli studiosi, sono stati entusiasmanti. Infatti, la trasmissione del virus HIV del secondo gruppo è avvenuta solo in una coppia, invece nel primo gruppo la trasmissione ha interessato 27 coppie.

La spiegazione è data dai farmaci antivirali che tendono a far diminuire la presenza del virus HIV nel sangue, rendendo in questo modo l’individuo meno infettivo.

Questa sperimentazione apre la strada per un futuro più positivo nei confronti della lotta contro ’AIDS, in attesa che arrivi il  vaccino tanto atteso contro l’IHV.

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