Il Palermo passa a Marassi, Samp in B

Non basta l’orgoglio. La Sampdoria crolla in casa contro il Palermo e finisce matematicamente in Serie B. Cavasin conferma Da Costa in porta e schiera una squadra offensiva, pur con le assenze per squalifica di Ziegler e Mannini, inserendo Biabiany e Guberti sulle fasce a supportare il tandem d’attacco formato da Pozzi e Maccarone. Il Palermo risponde con un ampio turnover, facendo riposare Sirigu, Balzaretti, Pastore e Bovo dopo le fatiche di coppa che hanno garantito un posto nella prossima Europa League. In attacco Delio Rossi sceglie Miccoli ed Hernandez, con Ilicic alle loro spalle.

Partono fortissimo i blucerchiati, che sono consapevoli di dover vincere a tutti i costi e vanno vicini al vantaggio con un tiro di Tissone che finisce di un soffio a lato. Il più ispirato della Samp è sicuramente Biabiany, imprendibile sulla fascia destra ma non altrettanto bravo a crossare o andare al tiro. Alla mezz’ora del primo tempo Guberti mette un pallone basso per Maccarone che in qualche modo riesce a servire Pozzi alle spalle della difesa per il facile tap-in dell’1-0. L’arbitro Mazzoleni, su segnalazione del suo assistente, annulla il gol per un fuorigioco che non c’è e scatena le ire di Pozzi e compagni. Nel recupero del primo tempo arriva però la mazzata, con Miccoli che batte in diagonale Da Costa, facendo ammutolire Marassi.

La Samp però non si arrende e comincia la ripresa con il coltello tra i denti, trovando il pareggio 5 minuti, grazie ad un colpo di testa di Biabiany, che stacca più alto del portiere avversario Benussi, forse contrastandolo in modo irregolare ma l’arbitro concede il gol. Da qui in poi i blucerchiati cominciano a spegnersi pian piano, anche a causa del contemporaneo vantaggio del Lecce a Bari e nel finale il Palermo mette la parola fine alla partita, con il gol di Pinilla in contropiede per l’1-2 finale.
E così dopo 8 stagioni la Sampdoria torna in Serie B, con le lacrime del capitano Angelo Palombo, che si scusa con il popolo di Marassi e viene consolato da un applauso dei suoi tifosi, che nell’arco della stagione sono passati dal sogno Champions all’incubo, ormai realtà, della retrocessione.

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