Draghi ce l’ha fatta, designato a governatore BCE

Mario Draghi finalmente ce l’ha fatta! Dopo mesi di indiscrezioni e di voci contrastanti su un suo futuro possibile a Francoforte, in qualità di massimo rappresentante della politica monetaria e valutaria dell’Eurozona, il governatore di Bankitalia ieri è stato designato ufficialmente all’unanimità quale candidato unico a successore di Jean-Claude Trichet, da parte dell’Eurogruppo, riunito ieri a Bruxelles.

Non ci sono, dunque, candidati alternativi, nè sorprese. Draghi è l’unico nome che viene oggi inviato al vertice Ecofin, sotto la presidenza ungherese, il quale dovrebbe ratificare la nomina, in modo tale che il Presidente dell’Eurogruppo, Jean Claude Juncker possa formalizzare l’atto di designazione al Parlamento Europeo. Entro il 24 giugno, la nomina sarà ufficiale ad opera dei capi di stati e di governo.

Al di là, adesso, delle formalità rituali, la scelta è fatta, e questa è l’unica cosa che veramente conta. Per il resto, c’è da registrare la voce circolata ieri che l’attuale governatore BCE, il francese Trichet, possa dimettersi prima del previsto, per motivi di salute. Un’indiscrezione che Juncker non ha nemmeno smentito, limitandosi ad auspicare che egli possa concludere regolarmente il suo mandato.

E pensare che ieri l’unica sorpresa che sarebbe potuta provenire dalle parti di Bruxelles sarebbe potuta essere la proposta tedesca di mandare Draghi a fare il direttore generale per il Fondo Monetario Internazionale a Washington, per sostituire Dominique Strauss-Kahn, arrestato due giorni fa per tentato stupro.

Adesso si attendono le dimissioni ad ottobre dell’altro italiano al board della BCE, Lorenzo Bini Smaghi, per cedere un posto ai francesi, che lo hanno reclamato proprio ieri. Un fatto non dovuto, ma doveroso sotto il profilo politico. E se Bini Smaghi smentisce l’intenzione di fare posto a qualche collega transalpino, già il suo nome circola quale futuro governatore di Bankitalia.

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