I “responsabili” sotto tiro: pronti a dividersi

Nemmeno il tempo di riprendersi dalla batosta ricevuta alle amministrative che in un solo giorno il Governo viene battuto cinque volte, quattro su di un voto riguardante la situazione nelle carceri, su mozioni di Fli, Pd e Idv e di maggioranza e l’ultima nel pomeriggio, su di un emendamento dell’Idv relativo alla convenzione di Oslo sulla messa al bando delle bombe a grappolo. Continui ruzzoloni con scarti di una dozzina di voti, legati in particolare ad assenze: non erano infatti presenti al voto 16 deputati del Pdl e due deputati della Lega. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano fornisce una spiegazione che sa tanto di battuta: “E’ una rilassatezza post-voto”, ma gli fa eco il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto, che parla di “assenze occasionali” e sminuisce la portata dell’accaduto che fa ipotizzare un sempre più evidente smottamento del governo.

Ma sotto i riflettori, stavolta per “oneri” e non “onori” nei confronti della maggioranza, finisce il gruppo dei “responsabili” ossia un’aggregazione di parlamentari di varia provenienza, anche di opposizione, tra cui l’ormai celebre Domenico Scilipoti (ex-Italia dei Valori) e buona parte dei “finiani” ritornati da Berlusconi dopo la rottura con Fli. Un gruppo composto da 29 elementi, assenti ieri quasi al 50%.

In pochi infatti credono alle spiegazioni ufficiali sulle loro defezioni e si sospetta che pesino i malumori ingenerati dalle recenti nomine all’interno del Governo, che hanno lasciato a bocca asciutta qualcuno. D’altro canto non mancano le spiegazioni curiose: Arturo Iannaccone, segretario di Noi Sud, attribuisce la sua assenza ad un problema legato al sovraffollamento di posti auto nel parcheggio della Camera dei Deputati.

Ma potrebbe esserci dell’altro, in quanto proprio Iannaccone, assieme ad Elio Belcastro (sempre Noi Sud) annuncia il prossimo abbandono di “Iniziativa Responsabile” e la creazione di un nuovo gruppo parlamentare. La nuova formazione dovrebbe cementarsi con “Forza Sud” di Gianfranco Miccicché e qualcuno del Pd. “Siamo già in 16 o 17 e contiamo di arrivare almeno a 20” conclude il deputato.

Tutto quanto accaduto finora non è passato inosservato sul fronte dell’opposizione, guadagnandosi lo sfogo di Pier Luigi Bersani, segretario del Pd.: “E’ da un anno che dico che siamo senza governo e ho sempre detto che il governo deve prendersi la responsabilita’ della crisi della maggioranza e aprire una nuova fase“. Secondo il quotidiano “Libero” infatti, a pensar male sono anche alcuni tra gli stessi “responsabili”, valga tra tutti il commento sarcastico di Scilipoti: “C’è uno strano virus tra noi… io, anche senza poltrone, non faccio mancare il voto“.

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