Milano, Berlusconi prepara “grossa sorpresa”

Chi dà già il sindaco uscente Letizia Moratti per perdente al secondo turno di ballottaggio a Milano, forse potrebbe ricredersi. Certo, il candidato del centro-destra parte da uno svantaggio non indifferente, ben sette punti percentuali, che sono già un fattore psicologico negativo, per chi ha amministrato una città per cinque anni e si trova a dovere rincorrere il rivale di una coalizione che non ha mai avuto granchè di consensi in quel tessuto urbano. Eppure, ci tengono a precisare dal governo, non si deve dare nulla per scontato, perchè la fiducia è ciò che forse potrà fare la differenza. Il paragone che viene in mente è quello del 2006, elezioni politiche. Nessuno avrebbe puntato un centesimo su Berlusconi e il centro-destra per la riconquista della maggioranza in Parlamento. I sondaggi davano l’allora “Casa della Libertà” circa 15 punti percentuali sotto l’Ulivo. Ma Berlusconi ci credette e sfiorò la vittoria, con soli 24 mila voti in meno di tutto il centro-sinistra, che di fatto non vinse le elezioni e andò incontro a una legislatura rovinosa.

Adesso Silvio prepara le strategie per Milano e Napoli. Basta con i temi nazionali, bisognerà puntare su ciò che riguarda l’attenzione dei cittadini per le loro città. E semmai la politica nazionale dovrà fare quel salto di qualità, che il premier chiede da mesi, ossia lo stop alle polemiche continue, sia interne al PDL che tra PDL e Lega e via con le riforme, di cui si parla tanto, senza mai farle.

Ma il premier è uomo di concretezza; sa che il bla-bla nazionale aiuta solo ad avere le simpatie dei salotti buoni o della grossa stampa, ma non cattura il cittadino medio, tanto meno quello milanese, per natura volto alla realtà quotidiana dei fatti. E allora ecco che si starebbe puntando a presentare per gli inizi della prossima settimana una grossa sorpresa, qualcosa che, anticipa il Ministro Calderoli, “farà saltare sulla sedia i milanesi“. Ma cosa sarà? Il ministro tace, ma ci tiene a precisare che sarebbe davvero qualcosa di grosso, che nessuno si aspetterebbe. Bocche cucite, dunque, ma la sensazione è che il Cav non si senta per nulla sconfitto e stia preparando una novità per Milano, che potrebbe spostare parecchi voti, forse persino ribaltando il destino elettorale dei candidati.

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